Introduzione a Nioh
Ci sono giochi che per la loro complessità e attire, uniscono da subito pubblico e critica. Altri giochi fanno del gameplay spinto il loro punto di forza e altri il cui comparto narrativo corrisponde al vero cuore del titolo tralasciando, magari, l’aspetto grafico e visivo. La nuova fatica del Team Ninja, già responsabile della saga di successo Ninja Gaiden, unisce quanto di più addictive possa essere riassunto in videogame.
Nioh offre un’esperienza intensa e appagante sotto ogni punto di vista. Partendo da un comparto narrativo insospettabilmente completo, unisce un gameplay brutale ma immediato, reduce proprio da altri titoli di successo del creatore e prendendo spunti da altri titoli del genere soulslike come Bloodborne e Dark Souls.
Entriamo nel dettaglio della recensione e analizziamo, punto per punto, tutti gli aspetti che ci hanno convinto di Nioh.
Nioh: Gameplay
Partiamo subito da una puntualizzazione importante: Nioh non è Dark Souls e non vuole neanche aspirare ad esserlo. Se proprio dobbiamo trovare un corrispettivo, andando indietro (neanche tanto) nel tempo, Bloodborne rappresenta il gioco più simile a Nioh uscito in questa generazione videoludica. Ma attenzione: Team Ninja non ha mai calcato la mano nel riprendere il sistema di combattimento ma ha solo, delicatamente, inserito all’interno del gioco dei rimandi, quasi a voler rendere giustizia a un capolavoro forse troppo poco celebrato.
Nioh possiede un’identità propria, ben definita, e di sicuro successo. Partendo da una base ben funzionante, quella di Ninja Gaiden, il gioco introduce una nuova interessante novità: le stance. Pose di combattimento (bassa, media e alta) che portano il combat system a trasformarsi. La bravura del giocatore sta nel mixare i tre stili di combattimento per affrontare l’avversario nel migliore dei modi. Difficile individuare una posa “universale” e le skills del giocatore entrano in campo in maniera prepotente.
A corredo di un combat system frenetico ma immediato, si aggiungono 60 fotogrammi per secondo, indispensabili in un gioco del genere. Team Ninja ha fatto davvero un ottimo lavoro in questo senso con framerate quasi sempre stabile. Si notano pop-in e sporadici glitch grafici che, non abbiamo problemi a crederlo, verranno risolti con una patch (a proposito, Nioh ha una day-one patch di soli 80 MB – Alleluja). La prova del titolo è stata realizzato con l’ausilio di una PlayStation 4 Pro ma sappiamo che sulla versione “classica” della console giapponese, i problemi sembrano essere più importanti.
Riuscire a sintetizzare il discorso sugli equipaggiamento è pressoché impossibile. Il sistema di loot, ispirato a titoli come Diablo, è decisamente appagante per chi cerca dei premi per ogni kill e gestisce il classico sistema di rarità specifica dei titoli Blizzard. Ad aumentare la sensazione di pienezza data dalla varietà di equipaggiamenti e armi di Nioh, si aggiunge il fabbro capace di forgiare nuovi armi e armature ma anche di modificare le spec degli equipaggiamenti grazie all’unione di due pezzi.
Importante anche la componente ruolistica di Nioh con la classica progressione a punti del personaggio che viene unita all’acquisizione di nuove capacità che il nostro William potrà esercitare nel combattimento e moltiplicatori per alcune delle caratteristiche che possiede. Vi assicuro che vi perderete fra i vari menu di personalizzazione del personaggio che Team Ninja ha saputo creare perfettamente senza creare, nel giocatore, fastidiosi mal di testa.
Nioh: Grafica e Sonoro
La direzione artistica è particolarmente ispirata, grazie anche alla cornice dell’antico Giappone che è sempre affascinante anche a chi non ha mai bazzicato tra Yokai e affini. Gli scenari che ospitano le nostre battaglie sono vari e con un’ottima illuminazione dinamica. Si passa da caverne oscure con un’ottimo utilizzo di chiaro scuri ad ambienti aperti che sfruttano la vegetazione per rendere luminosi gli scontri con umani e Yokai.
I nemici sono particolarmente diversificati, sia come pattern di combattimento che come realizzazione grafica. Un particolare menzione va proprio agli Yokai, i demoni soprannaturali protagonisti della mitologia nipponica. Non brillantissime le texture ma Team Ninja, per garantire un framerate granitico, ha dovuto fare di necessità virtù. Del resto, nel marasma che si può creare con le battaglie, chi mai potrebbe notare le texture dei nemici? Non rispondete “io”, non vi credo!
Nel gioco è prevista la possibilità di giocare privilegiando la velocità di framerate o bloccandola a 30 fps ma con una grafica migliorata ma, attenzione, non è tutto oro quello che luccica: le texture del gioco rimangono sempre le stesse e finché questa doppia possibilità introdotta nei giochi con l’avvento della Pro, non cambia questo tipo di features grafiche, trovo che l’opzione sia perfettamente inutile.
Comparto sonoro ben realizzato, con la colonna sonora che mai prevarica su effetti speciali e ambientali ma accompagna “dolcemente” il giocatore nelle proprie avventure. In molti casi, anzi, la musica è un ottimo sottofondo per rappresentare al meglio la tensione che alcuni ambienti di gioco possono provocare nel videogiocatore. Team Ninja, però, pone un accento particolare sulle boss fight con musiche epiche, di ispirazione classica, che aumentano all’inverosimile il senso di disagio e terrore che alcune creature realizzate possono suscitare.
Nioh: Multiplayer
Il comparto multigiocatore di Nioh si rivela insospettabilmente uno dei punti di forza del lavoro di Team Ninja. Diverse le modalità di gioco multiplayer a disposizione del giocatore partendo dalla modalità di evocazione classica necessaria per richiamare giocatori casuali in cui l’ospite decide di affrontare uno scenario come supporto al giocatore che lo richiede.
Possibile unirsi alle partite dei propri amici in modo semplice senza particolari macchinosità. Sorpresa che, chi vi scrive, è stata introdotta in Nioh è la necessità di aver completato lo scenario, e il relativo boss, prima di essere ospitato nella stessa missione. Questa si rivelerà un’ottima occasione di accumulare Amrita e divertirsi in compagnia di amici e non.
Quando saremo all’incirca a metà del gioco sarà possibile unirsi a una fazione online in cui offrire i punti gloria accumulati durante le interazioni con altri giocatori e spenderli per l’acquisti di equipaggiamento speciale ed esclusivo. Questa potrebbe essere la fase primordiale di una modalità PvP di Nioh che porterà l’end-game a rimpinguare una già ampia offerta di gioco tra missioni principali, quest secondarie e missioni Twilight.
Nioh: Sì, ma lo compro?
Nioh è decisamente una scelta obbligata per gli amanti del genere o per chi si vuole affacciare al mondo dei soulslike di cui, il titolo Team Ninja, adotta alcune dinamiche di gioco mantenendo un combat-system originale e con una propria, forte, identità. La nuova esclusiva PlayStation è, a tutti gli effetti, uno dei motivi per il passaggio alla versione Pro della console giapponese dato che ne inizia a sfruttare la potenza aggiuntiva offerta. La cornice del comparto narrativo, unita ad una direzione artistica ben curata, completa l’offerta di uno dei titoli che, secondo chi vi scrive, rimarrà nella storia dei videogame come una “piccola” perla di originalità.